Gli obiettivi imprenditoriali dell’iniziativa (realizzazione e gestione di un ristorante-pizzeria) e la mission sociale della Cooperativa Albano Liberato (che orienta decisamente il progetto nella direzione del turismo accessibile), trovano il loro trait-d’union - ideale e materiale - nel contesto ambientale prescelto per la realizzazione del ristorante: la Masseria Belvedere, edificio rurale situato lungo la strada provinciale n. 125 Lizzano-Bagnara (distante ca. 5 Km dalla Litoranea Salentina e ca. 1,5 Km dal centro abitato), in cima ad una collinetta che domina tutta la vallata ed il paesaggio a sud di Lizzano.
L’impianto più antico, costituito da un’ovile, alcuni locali accessori e due camere, fu censito al catasto provvisorio di Lizzano, assieme ai terreni, con il toponimo di “Masseria Belvedere”, nel 1816, in capo al marchese di Lizzano Nicola Chiurlya.
All’inizio del XX secolo la Masseria passò in proprietà ad Adolfo Tocci; dopo la sua morte e la divisione della proprietà fra i due figli, venne costruito un nuovo corpo della masseria, una residenza di campagna ad esclusivo uso del proprietario, a cui si aggiunse uno stabilimento per la lavorazione delle uve e la conservazione del vino.
Attorno all’edificio, un terreno agricolo di ben 6 ettari anch’esso di proprietà della Cooperativa LA MIMOSA, di cui 1,5 ettari destinato ad uliveto- 400 piante- e ettari 1,5 destinati ad agricoltura.
In definitiva, per ubicazione, caratteristiche, struttura architettonica, pregio storico, valenza culturale, contesto naturalistico e paesaggistico la Masseria Belvedere si presenta come una vera e propria “oasi rurale” di rara bellezza, ideale per tutti coloro che, nei momenti di svago, di convivialità e di piacere gastronomico, ricercano - per vari motivi – anche il relax e il benessere psico-fisico.
Per tutte queste ragioni, il ristorante della “Masseria Belvedere” - aperto tutto l’arco dell’anno - sarà in grado di attrarre non solo residenti e turisti (anche in considerazione della sua vicinanza alle marine del litorale tarantino), ma anche comitive di turisti, anziani, disabili, scolaresche e quanti siano in grado di apprezzare maggiormente natura, gastronomia tipica e cultura.
Ciò sarà possibile anche grazie all’organizzazione di piccoli ricevimenti per cerimonie, ricorrenze e particolari occasioni (dai compleanni ai matrimoni, battesimi etc.) o festività (Capodanno, Carnevale, Pasquetta, Ferragosto etc.).
Lizzano, in provincia di Taranto (25 km in direzione est da questa), è un Comune di circa 10.000 abitanti situato sulle pendici meridionali delle Murge Tarantine e a pochi chilometri dal mare (5 km per la Marina di Lizzano).
L’economia del paese si basa sulla coltivazione dei cereali e sullo sfruttamento dei pascoli; notevole per quantità e qualità è la produzione dei formaggi.
Luogo di nobili vitigni, Lizzano è una tappa interessante sulla Strada dei Vini Doc Primitivo di Manduria e Lizzano, che comprende i comuni di Taranto, San Giorgio Jonico, Carotino, Pulsano, Leporano, S. Marzano, Sava, Faggiano, Lizzano, Manduria, Avetrana, Erchie, Torre S.Susanna e Oria. I prodotti sotto la tutela di questa strada del vino - una terra affascinante, ricca di storia e cultura - sono il Primitivo di Manduria Doc e, appunto, il Lizzano Doc.
La superba qualità delle uve e lo scenario incomparabile della Marina fanno di questo piccolo centro agricolo, di origini greco-romane, una località rinomata per la produzione di vini pregiati e per le amene spiagge sabbiose. La sua pianura, a 40 metri sul livello del mare, è dolce e odorosa come i vitigni accuratamente selezionati cui si deve il bouquet amabile ed il gusto asciutto del Lizzano Rosso o dei Lizzano Negroamaro Rosato e Rosso, l'aromatico del Bianco, fruttato e delicato, o il vellutato della Malvasia Nera. Questi sono soltanto alcuni dei raffinati vini D.O.C. prodotti dalle locali Cantine Sociali, osannati sin dall'antichità per il sapore, il profumo ed il colore ed oggi esportati in ogni parte d'Italia ed all'estero, con l'aroma di una natura non ancora contaminata.
L'indagine archeologica ha permesso di iscrivere il territorio di Lizzano nell'importante area neolitica del Sud-Est tarantino comprendente Torre Castelluccia, Saturo, Porto Pirrone. Una campagna di scavo effettuata, infatti, in località Bagnara, ha portato alla luce un insediamento capannicolo di una comunità agricolo-pastorale cronologicamente collocabile nel Bronzo Medio (XV-XVI secolo a.C.).
Nel XVI secolo, su un precedente nucleo normanno, fu costruito un imponente Castello, di cui oggi sopravvive, però, soltanto un torrione.
Da visitare sono anche il settecentesco Convento di San Pasquale, la Chiesa Matrice, della fine del '500, con la sua notevole balaustrata del 1791, e, fuori dal centro abitato, immersa in una folta vegetazione, la Cripta rupestre dell'Annunziata dei secolo IX e X, che custodisce affreschi bizantini e di scuola grottesca.
Sulla strada provinciale Lizzano - S. Crispieri, a circa 3 Km dall'abitato, in cima ad una collina si trova una grotta al cui interno è possibile intravedere tracce di affreschi del XV-XVI secolo.
In località Marina di Lizzano, la costa si sviluppa in tratti sabbiosi estesi a perdita d'occhio ed è caratterizzata dalla presenza di dune che spesso superano in altezza i 15 metri. Il paesaggio si arricchisce qua e là di rocce scolpite dal mare e, più all'interno, ricoperte di capperi e rosmarino selvatici, cespugli di macchia mediterranea che rendono il profumo dell'aria salmastra ancora più intenso.
Ai tesori del mare Lizzano ha dedicato anche un ricco ed interessante Museo civico di "Storia della Conchiglia" che ha sede a Palazzo Majorano, con sezioni malacologiche, archeologiche, paleontologiche, sulle culture dell'Africa e dell'Oceania, itinerari storici, naturalistici e didattici.